ICAS

(Industria Canavesana Attrezzature Speciali):

La vera storia della nascita dell’impresa.

Icas_01_Foto_Cav_BertinoCav. Giovanni Bertino (1912-2005)

“..se non c’è qualcuno che raccoglie una testimonianza, che ne scrive, qualcuno che ne fa una fotografia, che ne lascia una traccia in un libro, è come se quei fatti non fossero mai avvenuti! Sacrifici senza sofferenze, senza storia. La storia esiste solo se qualcuno la racconta…”

(Un indovino mi disse – Tiziano Terzani)

Molte inesattezze sono state divulgate sulle origini della ICAS; quanto segue servirà sicuramente a fare chiarezza sui fatti reali che ne originarono la nascita e su chi ne fu il fondatore.

STORIA

Prima di elencare le tappe ufficiali che illustrano le origini della Società è interessante ricordare le motivazioni e gli stimoli che diedero inizio all’avventura.

Qui di seguito sono esposti alcuni stralci da una testimonianza del Cav. Giovanni Bertino (già fondatore della OMBI – Officine Meccaniche Bertino Ivrea), fondatore della ICAS nell’anno 1956 e inventore della Macchina automatica per la produzione della gabbietta (filo metallico intrecciato atto a trattenere il tappo di sughero delle bottiglie di bevande gassate: specialmente Champagne, spumante, sidro, birra):

“……..all’inizio degli anni ’50 venne a visitarmi alla OMBI, azienda da me fondata e di cui ero Presidente ed Amministratore Unico, un certo Sig. Montischi di Torino il quale dopo i soliti convenevoli mi disse: visto che la sua Azienda è specializzata nella fabbricazione di macchine automatiche per la produzione di catene per oreficeria (Oro, argento) e per bigiotteria (ottone, ferro), macchine quindi di alta precisione, che utilizzano e intrecciano fili metallici, perché non realizza una macchina per produrre questo articolo? Se ci riuscirà le garantisco che potrà guadagnare un sacco di soldi:

…..mi mise in mano una gabbietta! (in lingua francese denominata Muselet, in spagnolo Bozales, in inglese Wirehoods, in tedesco Verschluss, in russo Muzelet)

Icas_02_Gabbietta

Continuò dicendomi: solamente in Italia vi è un consumo di 30 milioni di pezzi all’anno, sono vendute a Lit.3 caduna e attualmente sono fatte a mano. Lì per lì non diedi peso all’informazione e mi limitai a dire: è mai possibile che nessuno finora sia riuscito a produrre tale macchina? Il sig. Montischi ribattè dicendomi che in passato si erano cimentati nella realizzazione del progetto tre ingegneri che dopo aver inutilmente investito 4/5 milioni di lire avevano
rinunciato. Mi entusiasmai all’idea e, convinto di poter incontrare meno difficoltà di loro, nei giorni successivi convocai alcuni miei stretti collaboratori e ci mettemmo immediatamente all’opera!……….Studia oggi, modifica domani, riuscimmo, a costo di grandi sacrifici, a sviluppare, all’interno della OMBI, il progetto, e a costruire i prototipi delle macchine, ed iniziammo a produrre, in un reparto al primo piano dello Stabilimento, le prime gabbiette per la tenuta dei tappi delle bottiglie di spumante….

Icas_03_Lavoratrici

Primi anni ’50 .Lavoratrici addette alla produzione

……..La produzione era iniziata, ma servivano ingenti investimenti per sviluppare l’attività.

I capitali mancavano e importante fu l’incontro con un funzionario dell’IRUR (Istituto Rinnovamento Urbano Rurale del Canavese): uno degli organismi collegati ai Centri Comunitari, fondato nel 1954, il cui Presidente era l’Ing. Adriano Olivetti. (già Presidente della Società OLIVETTI SPA , la famosa Azienda eporediese produttrice di macchine da scrivere). L’organismo con sede ad Ivrea aveva diversi scopi, tra i quali quello primario di studiare e di realizzare programmi su base comunale ed intercomunale, intesi a migliorare le condizioni sociali ed economiche del Canavese, dando soprattutto un contributo concreto al problema della disoccupazione…… Alcune iniziative furono create e gestite direttamente dall’I-RUR (tra le quali l’OLYVIA REVEL), altre con la compartecipazione di privati (tra queste la ICAS e la BALTEA MOTORI). Invitai il funzionario a visitare il reparto dove erano in attività le macchine e gli chiesi se all’I-RUR potesse interessare una collaborazione. Mi rispose che non era da escludere, ma che avrebbe dovuto informare i suoi superiori.

Dopo qualche giorno ricevetti una telefonata dall’Ing. Branca Michele, dirigente della Olivetti, il quale mi invitava nel suo ufficio per discutere la proposta; mi recai all’appuntamento con un mio collaboratore, illustrai le potenzialità dell’attività e l’idea fu presa in considerazione.

Al primo incontro ne seguirono altri fino a quando raggiungemmo un accordo, ufficializzato da una lettera raccomandata dell’I-RUR a firma del Presidente Adriano Olivetti, datata Ivrea, 25 Febbraio 1956…………”

Icas_04_Lettera_Adriano_OlivettiLettrera del presidente dell’I-RUR Ing.Adriano Olivetti a Giovanni Bertino

Prima fase: Atto costitutivo della ICAS ed inizio dell’attività produttiva.

… Il 28 febbraio 1956, con atto del Notaio Marcoz Oscar e sotto la ragione sociale ICAS- Industria Canavesana Attrezzature Speciali, viene fondata ad Ivrea la Società. Il Capitale Sociale, di 400.000 £ (Lire), conferito dai due soci fondatori :

IRUR (Presidente Adriano Olivetti, già Presidente della OLIVETTI )

Giovanni Bertino (Amministratore Unico e proprietario della OMBI)

Presidente della ICAS fu nominato Giovanni Bertino (carica che conservò per molti anni, anche dopo aver deciso di cedere le proprie quote di proprietà della Società )…….

Icas_05_Atto_Costitutivo_Icas28 Febbraio 1956 –Atto Costitutivo della Società ICAS

La produzione delle “gabbiette” continuò in un piccolo reparto al primo piano dello stabilimento OMBI, in attesa che fosse terminato il nuovo fabbricato sito su un terreno adiacente; quando i locali si resero disponibili vi furono traslocati i macchinari.

Icas_06_Stabilimento_OmbiFine anni ’50 – Stabilimenti OMBI (a sinistra) e ICAS (a destra).

Alcuni operai ed operaie, sino ad allora a libro paga della OMBI, furono trasferiti alle dipendenze della ICAS (tra questi Roberto Getto, Mariuccia Zambolin ed alcuni altri).

Icas_07_Dipendenti_Ombi_IcasFoto di gruppo di dipendenti OMBI e ICAS (al centro, in piedi e con gli occhiali, Giovanni Bertino)

Negli anni a seguire, grazie all’incremento della domanda di chiusure per tappi di bottiglie per vini champagne e spumanti, la produzione della ICAS aumentò e si rese necessaria la fornitura di ulteriori gruppi di macchinari costruiti all’interno dello stabilimento OMBI.

Fu in quel periodo che Giovanni Bertino, sempre più concentrato alla OMBI nello sviluppo della produzione di Macchine per la fabbricazione di catene per oreficeria, che in quegli anni stava vivendo un momento di grande crescita, decise di cedere le Azioni della ICAS di sua proprietà, conservando comunque, ancora per un certo periodo, la carica
di Presidente della Società.

Seconda fase: Invenzione della nuova macchina automatica per la produzione di gabbiette

Un nuovo stimolo per Giovanni Bertino arrivò quando, in isolamento per un lungo periodo in una stanza della propria abitazione a causa di una epatite virale contratta in occasione di un viaggio di affari in Estremo Oriente, venne a sapere che il mercato dei vini frizzanti (Champagne, spumanti), in continua espansione, necessitava di forniture sempre maggiori di “ gabbiette “.

Pensò quindi di progettare una nuova macchina completamente automatica, il cui impiego sarebbe servito a sopperire a tale esigenza! Ancora una volta il genio e la costanza di Giovanni Bertino ebbero il sopravvento, e proprio in quel periodo una serie di intuizioni inserite nel progetto gli permisero di ottenere il risultato che si era prefisso.

Ancora oggi tali sistemi, naturalmente perfezionati con le attuali tecnologie, sono impiegati su macchine per gabbiette di nuova generazione attualmente in funzione, in particolare :

Sistema di avanzamento dello spezzone di filo su barra orizzontale, in modo che lo stesso , seguendo un percorso lineare e con l’ausilio di meccanismi successivi, subisca le varie operazioni di formatura fino all’ottenimento della gabbietta finita. (vedi fig.1)

Sistema di formatura della gabbietta con metodo a giostra, con operazioni successive eseguite con metodo a “revolver“ o “giostra”, con automatismi per le operazioni di formatura disposti a corona rispetto ad un supporto a raggiera. (vedi fig.2)

Icas_08_DisegniTecnici

In un reparto “off limits“ dello stabilimento OMBI, parteciparono alla realizzazione del progetto e successivamente alla costruzione del prototipo della macchina, sempre sotto la guida di Giovanni Bertino, due suoi validissimi collaboratori di fiducia, il Sig. Suquet Paolo, progettista di grandi capacità, ed il Sig Nigro Savino, meccanico attrezzista montatore.

Icas_09_Macchina_AutomaticaInizio anni ’60 –Nuova macchina automatica
(a destra Giovanni Bertino, al centro Savino Nigro, a sinistra Paolo Suquet)

La nuova macchina fu ritenuta di grande interesse dalla ICAS a cui, dopo numerosi incontri e trattative, fu infine venduta.

Nel corso degli anni e grazie naturalmente allo sviluppo delle tecnologie impiegate e alla continua espansione dei mercati, la ICAS è cresciuta fino a diventare il primo produttore mondiale di gabbiette, e dopo successive trasformazioni societarie,

“nel 1977 è entrata a far parte del Gruppo PHILIPP SCHNEIDER Gmbh & Co.KG.”

Forse tutto ciò non sarebbe avvenuto senza il genio, i sacrifici, la costanza e l’idea iniziale di Giovanni Bertino.

 

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